15/12/11

Condòmini con pochi millesimi


Il recente cambio di governo ha "riammesso" l' Italia nella comunità europea, con l' impegno di sorreggerla economicamente in cambio di una legge di stabilità.
L' Italia non dovrà spendere più di quanto possa rifinanziare il proprio bilancio pubblico, che, di fatto sarà sottoposto al veto dei "buoni "vicini tedeschi e francesi.
In altri termini, fatta la manovrona del 2011 (Berlusconi e Monti) con cui affluiranno soldi nelle casse dello Stato per tappare le esigenze di liquidità, messe le premesse per risparmiare nel futuro (vedi pensioni), rimane la necessità di "lavorare" sul bilancio dello Stato.
E qui si parla di tagli agli investimenti ed alle strutture.
Noi ci presentiamo ai nostri vicini di casa come quelli che abitano nel seminterrato o nel monolocale in metà di mille, quando i nostri vicini abitano al piano nobile oppure nel' attico e possiedono tanti millesimi da poter spostare le decisioni dell' assemblea condominiale.
Prima il padrone di casa era un buffone (Berlusconi). Poi, per liti condominiali e con i propri inquilini è stato costretto a vendere il monolocale a Monti, che dignitosamente sta provando a riacquisire prestigio e diritto.
Di base rimaniamo sempre poveri e con poca voce in capitolo, almeno per i numeri.
Qualcuno, in Europa, potrà sempre negarci di poter acquisire determinati progetti perchè non rientrano nel patto di stabilità e noi non avremo sufficiente forza nei millesimi posseduti.
La negazione potrà esser anche in malafede, convincendoci ad acquisire beni e servizi particolarmente vantaggiosi provenienti dai nostri vicini....
Insomma, è una situazione triste che deve esser lentamente migliorata e ribaltata, con il lavoro onesto e con tanta pazienza. Soprattutto, bisogna allontanare dalla politica e dal bene pubblico chi ha speculato e approffittato del proprio potere.
I parassiti saranno sicuramente gli evasori ma anche i politici che in questi lunghi anni (iniziamo da Craxi per mettere un punto) hanno depredato il bene italiano a scapito delle giovani generazioni.
Un delitto.

05/12/11

La dieta paleolitica


Tutto nacque da un stage con l' amico Ido Portal, dove nel disperato tentativo di acquisire più mobilità e flessibilità, l ' aggettivo "paleolitico" venne pronunciato.
Dopo "paleolitico", ci fu anche "Robb Wolf" e dopo quella Amazon. Fatta breve, i nostri antenati, parliamo appunto dell' epoca paleolitica e non di quella moderna, erano più efficienti e più mobili di noi. Questo è stato dimostrato da ricerche antropologiche e da studi sui loro usi e costumi. Erano cacciatori e raccoglitori dei prodotti naturali, oltre che grandi camminatori e guerrieri.
Un approccio tradizionale all' alimentazione può rivoluzionare in effetti il nostro benessere e la nostra efficienza.
Il libro esamina le principali relazioni funzionali del nostro organismo, esamina le necessità alimentari, i delicati equilibio biochimici che ci sono all' interno e propone una dieta (cieè una scelta di cibi) che essenzialmente è:
basata sulla consapevolezza di ciò che si mangia;
  • che rifugge dal cibo trattato industrialmente;
  • che rifugge dal plastic food (junk food);
  • che predilige la verdura, la frutta, la carne fresca di origine conosciuta e di alimentazione controllata (quindi selvaggina e pesce fresco);
  • che rifugge dal pane e dalla pasta (carboidrati disponibili già in altri alimenti);
  • rifugge dal latte e dai derivati
  • che predilige le uova
  • rispetta la stagionalità dei frutta e della verdura.

Il libro entra anche nella pratica, invitando il lettore a cucinare piatti che, in effetti, sono gradevoli ed atipici, con un menu suggerito per trenta giorni.

Oltre la dieta, vengono suggeriti esercizi di movimento che simulano le condizioni basilari di mobilità, cui l' uomo e' stato destinato ( camminare, nuotare, arrampicarsi, remare) per riabilitare le parti del corpo che sono addormentate.

Il libro è stato scritto per un lettire americano, cioè per l' Homer Simson della situazione, che compra junk food, si lascia sedurre dalla pubblicità, non è capace di cucinare e gioca a calcio guardando la televisione.

Vale anche per l' italiano: da una parte, fortunatamente, abbiamo una dieta più equilibrata che, lentamente, si sta contaminando.

Raccomando sinceramente la leyyura del libro: è piacevole, veloce, scritto con saper di causa e rigore scientifico.

I risultati sono anche visibili in breve tempo e gli atleti che seguono questa dieta ben lo dimostrano. Su Facebook è possibile agganciarsi anche al Paleo Movement per seguire questa strada interessante, sempre con maggior scioltezza!

05/11/11

Credibilità badogliana


Noi, italiani, non abbiamo fiducia nelle Istituzioni.

Siamo stati "fregati" più volte dai politici che, eletti per fiducia o disperazione, hanno approffittato del popolo.
La nostra sfiducia è ben riposta, se fossimo un popolo non individualista ma coordinato e obbediente come i tedeschi, saremmo probabilmente scomparsi dietro gli errori dell' imbecille di turno che sta al governo. Fregati dal re (che diede il buon esempio, scappando), fregati da Mussolini (che sbagliò dichiarando una guerra impossibile), fregati da Badoglio (che non gestì una situazione scaturita in una guerra civile), fregati dai governanti che hanno scoperto i vantaggi pratici della democrazia-
Noi sopravviviamo solo perchè siamo un popolo di gente generosa, lavoratrice e libera. Principalmente buona. Viviamo di espedienti, abbiamo una forte riserva economica nascosta alle voglie dei politici, siamo proprietari di case, esiste un' economia sommersa.

Tutto questo ha la contropartita della disorganizzazione: un segnale di strada interrotta in Germania è credibile, lo stesso segnale in Italia viene preso con il beneficio del dubbio (sarà vero? si saranno dimenticati il cartello? sarà uno scherzo?). E' cosi, non per cattiveria ma perchè l' esperienza ce lo ha insegnato.
Poi viene Genova. Poi viene Monterosso e la Lunigiana. La Protezione civile possiede mezzi e volontari: ma è possibile che la rete informativa di ciò che succede a Genova sia affidata a Facebook, agli "angeli con la maglietta sporca di fango"? Evidentemente si, ci arrangiamo.
Un messaggio della Protezione civile sarebbe rimasto inascoltato: non ha l' autorevolezza per esser ascoltata. Bertolaso, Berlusconi, Il Salaria Sport village costruito in una zona alluvionale: ma voi vi fidate della Protezione civile.

L' Aquila, la ricostruzione: ma voi vi fidate di chi l' ha amministrata?
No, ecco il messaggio d' allarme disatteso, ecco i sei morti, ecco i danni.
Da noi manca la credibilità delle Istituzioni, di chi dovrebbe avere il privilegio di servire lo Stato ed i cittadini, come ai tempi di Bismark. Il funzionario pubblico che serve la comunità.
Da noi non esiste a livello politico: esistono solo tanti casi individuali, basati sulla bontà e sulla abnegazione delle persone che aiutano e lavorano senza pretendere di esser ringraziate, che sono umili e silenziose. Che saranno sconosciute e di cui sicuramente non si saprà mai il nome.

Solo a queste persone va il mio rispetto.

03/10/11

Il fumetto all' ultravioletto


L' ultima frontiera del fumetto: il disegno visibile con la luce ultravioletta. Una Casa Editrice inglese produce e vende cartoons che sono scritti in chiaro e visibili con luce ultravioletta, cioè invisibili alla prima lettura.
Finalmente su carta stampata, come nella realtà di ciascun giorno, la differenza tra quello che uno dice (scritto in chiaro) e quello che pensa (visibile sono con una luce ultravioletta portatile).
Inutile dire che la cosa è molto cool ed affascinante.....perchè non provarla?
(La segnalazione giunge da una rivista scientifica dove si rimarcavano le difficolta tecnologiche superate nello stampare sullo stesso foglio i due tipi d' inchiostro....) Enjoy!

03/09/11

Come si diventa un politico


In un a società sempre più esigente e competitiva, dove il posizionamento nel mondo del lavoro dipende spesso dalla scolarità e dai titoli raggiunti ( laurea, master .... stages), dalle lingue straniere conosciute e dal curriculum individuale (carichi pendenti, certificato penale), giunge spontanea la domanda "ma, come si diventa un politico?"
In un contesto commerciale, dove ad un' azienda, anche individuale, che chiede di lavorare per la Pubblica Amministrazione, si richiede il DURC (documento unico di regolarità contributiva), la "non vigenza di fallimenti", le referenze bancarie, il certificato ISO 9001, il certificato antimafia, permane la domanda "ma come si diventa un politico?".
Detto in altri termini, da noi il politico può esser un uomo qualunque, privo di meriti, privo di conoscenze e cultura, privo di una una scolarità evoluta, con la fedina penale sporca, con dei processi in atto, con delle sospette relazioni mafiose, che conosca a malapena l'italiano?
Può anche non esser una persona famosa e rispettata per meriti particolari, un eroe nazionale, e quindi può esser una persona meschina qualsiasi, che venga semplicemente eletta dagli altri?
Per assurdo, non esiste l' Università del Politico, ma non esiste proprio niente che permetta la selezione del politico se non le "libere" elezioni che permettono di eleggerlo.
Se le risposta alle domande precedenti e' "SI", estinguiamo sul nascere il pericolo che incapaci, meschini e mafiosi gestiscano la ricchezza dei cittadini.

23/08/11

Nuova Libia
















Il nuovo sito del Governo provvisorio libico, che ha defacciato quello di Gheddafi.
Gheddafi è caduto. Un anno fa era in Italia come un Capo di Stato, riverito e baciato.
Allah e ' grande, ma i ribelli ancora di più.


06/08/11

Due donne -



Yulia Timoschenko, leader della primavera arancione in Ucraina, è strata arrestata, dopo un processo pretestuoso.
Prima di uscire dal tribunale ha scritto che " non ha nessuna intenzione di suicidarsi", visto le disgrazie che spesso occorrono in prigionia.

Aung San Suu Kyi e' leader del movimento di indipendenza di Burma. E' rimasta ai domiciliari per piu' di vent' anni per esser liberata recentemente.

Mi ha sempre colpito di entrambe il sorriso, vero, sincero, spontaneo, del loro viso, nonostante le vessazioni cui sono state soggette.

Io, semplicemente, le ammiro e per me sono un esempio di vita.

04/08/11

La tempesta perfetta?


E' strano, ma da alcuni giorni ci sono "non titoli" sui quotidiani. Non si parla di cose successe oppure di eventi, ma si parla di un qualcosa che potrebbe arrivare.
D'Amato, ex-premier totalmente incapace di difendere la lira dal marco tedesco (ricordatevene 15 anni fa) parla di una "patrimoniale", cioè di portare via una parte della ricchezza al cittadino per salvare l' Italia.
Napolitano, parla di "misure necessarie", quando Tremonti ha promosso ed ottenuto una finanziaria di oltre 40.000 miliardi di Euros, il Berlusconi dice che non andrà in vacanza....
Insomma, come se loro sapessero qualcosa che noi non sappiamo.
Ci sono dei pericolosi eventi che sono in coincidenza, ed il cui effetto aggregante, potrebbe condurre ad eventi imprevedibili: appunto, la tempesta perfetta.
Non abbiamo un governo credibile, cioè tutti ci conoscono per quello che lui è, per la incapacità di difendere uno Stato.
Gli USA hanno una crisi in casa loro: non hanno soldi ed hanno scoperto che dieci anni di guerra hanno prodotto l' indebitamento del Paese. Peggio di un bombardamento: ditemi poi chi ha vinto la guerra, Bin Laden o Bush, alla lunga?
I nostri paesi soci (Grecia e Portogallo) sono già stati salvati piu' volte con la Comunità europea: in altre parole, non ne avanzano per altri....
Insomma, c'e' "casino" in giro....
Soprattutto si avvicina Ferragosto, momento magico in cui tutte le speculazioni finanziarie prendono corpo già da sole, visto il basso livello di guardia....

Tutti cattivi segnali che sicuramente debbono condurci ad un atteggiamento di cautela e di protezione del nostro futuro.

6 agosto 2011: il debito pubblico provoca il declassamento degli USA. Ecco la tempesta....
8 agosto 2011: a questo punto e' chiaro che gli USA smobiliteranno dall' Afghanistan....

24/07/11

Utoya: come un videogioco


Ho voluto mettere questa immagine, e non una tragica, per ricordare il bello ed il buono di quest' isola, che nessuno di noi conosceva.

Gli scandinavi sono, in generale, persone rispettose e taciturne; c'è un' elevata qualità della vita sociale e, direi, una sicurezza del futuro.

La Norvegia è uno stato che ha il bilancio in attivo, ripeto, non esiste il deficit statale. Insomma è un' "isola" felice nella crisi finanziaria europea.

Per questi motivi, ciò che è successo è incredibile, perchè non è neanche concepibile nella mente di queste popolazioni.
Sono popoli nordici, poco sanguigni, non rumorosi e gentili. Alcuni anni fa a Copenhagen, ho visto ferma al semaforo rosso, l' auto della Regina, con la Regina, senza scorta.
Cose che da noi sono inconsuete.

Quello che è successo è la trama di un videogioco, di un pazzo asociale (vedi il suo videoclip su YouTube), che nella sua infermità, abusando della credulità e della buona fede dei vicini, si arma e decide di eliminare quelli che per lui sono i cattivi, uno dietro l' altro, saelndo di livello e di punteggio.
Segue le istruzioni del videogioco, come se fosse una check list, prende sufficienti munizioni, prende sufficienti armi per avere la riserva, probabilmente, se avesse avuto bombe a mano, le avrebbe usate.

E poi, l' inganno infame: si traveste da poliziotto, da rappresentante dello Stato, per arrivare allo scopo.
E' questa l' aspetto indegno, perchè in Scandinavia i pochi poliziotti che ci sono, sono gentili e collaborano con il cittadino.
Abusa e si sostituisce al buono, come se fosse un replicante, con piena volontà criminale.

Si può solo commentare e non si può dire "da noi non sarebbe successo", perchè non è vero.

L' augurio e l'impegno di noi può esser solo un miglioramento della società in termini di relazioni, un legame famigliare anche più stretto, una vicinanza di uno all' altro, per aver "compassione" e capire le difficolta è le situazioni in cui uno si ritrova.

L' isolamento genera la pazzia è l' alienazione; è incontrollabile e imprevisto.

Game over.


02/06/11

Elogio del partito monarchico

Mio nonno era monarchico ed aveva pagato, personalmente, questa sua coerenza con la prigionia ed il congedo dall' Esercito. Una volta esisteva il Partito Monarchico, la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista.
Ogni simbolo era chiaro: sceglievi un partito e conoscevi il programma. C'era anche la Destra Nazionale ed il Partito Socialista.
Qualcuno se lo ricorda ancora, però probabilmente c'era piu' chiarezza e fede politica.
Io non sono monarchico, anzi, non sono proprio orgoglioso dei rappresentanti reali che abbiamo avuto e che abbiamo in casa.
Però, c'era piu' chiarezza.
Il nome di un partito era "omen": sapevi cosa compravi.
Oggi, cosa abbiamo?
"L' Italia dei Valori" : cosa e' una tabaccheria?
"La casa della libertà" successivamente brandizzato in "Popolo della libertà": ciascuno per se, Dio per tutti?
"Partito democratico della sinistra": la sinistra e' antidemocratica, quindi questo partito è un' eccezione?
"Futuro e libertà per l' Italia": un augurio, come dire "in bocca al lupo" oppure "auguri e figli maschi".
Forse l' unico che mantiene il nome come il programma e' "Lega nord", dove le canottiere, le sgrammaticature e le cravatte verdi si riconoscono subito.
Da nomi cosi confusi, non ci si può aspettare un futuro politico e di gestione chiaro e determinato: forse, si può proprio semplicemente partire dal nome e quindi dagli scopi, a ricostruire l' Italia e la fiducia.




21/05/11

Milano, Stalingrado d' Italia


Berlusconi disse "Milano diventerà la Stalingrado d' Italia, se vince Pisapia"
Ma a Stalingrado non vinsero i russi? E quindi Berlusconi da che parte sta?
Il paragone, anche questa volta, non è azzeccato.

07/04/11

Gentilezza e potere


Può esser il potere, gentile?
In due giorni consecutivi, sono stato "maltrattato" da poliziotti che piantonavano l' ingresso di un palazzo civico, importante come la Prefettura di Milano.

"Uscite di la", "fateli entrare", "deve attendere fuori" come se i questuanti cittadini fossero vacche che ingombravano e lordassero l' entrata del palazzo.

In realtà, eravamo persone normali che desideravano informazioni sulle pratiche in corso presso la Prefettura, in orari di ricevimento delle visite.

Gentilezza e potere: sono concetti contraddittori? Si può esser gentili, anche se si ricopre una carica importante e simbolica?

Lo si dovrebbe: in effetti il funzionario pubblico è al servizio dello Stato, e lo Stato è formato dai cittadini.

Esser sgarbati significa semplicemente voler rimarcare le differenze tra "l' interno", l' organo che gestisce il potere, e l' esterno, chi riceve il servizio.

In realtà non si dovrebbe neanche parlare di potere: bisognerebbe parlare d' importanza.
Identificare il "potere" significa" minimizzare l' altro" che è impotente e quindi poverino.
In una società civile ciò e' incomprensibile: una gestione sgarbata della cosa pubblica provoca irritazione e rapporti non armoniosi nella popolazione verso i custodi del "potere".
Inoltre, la conseguenza peggiore è la mancanza di rispetto: il tutore dell' ordine, sgarbato o arrogante non avrà mai il rispetto del cittadino. Il cittadino obbedirà solo per paura e non per convinzione, non rispetterà la legge perchè essa viene amministrata con arroganza.

Da un battito d' ali di farfalla, si scatena una tempesta.
Da una sgarberia, manca la cultura della Stato.
Non poco.

29/03/11

Guerra di Libia: la foto



Corsi e ricorsi della storia: nella fotografia a destra (Corriere della Sera) un moschetto 91/38 da cavalleria, sopravvissuto sino ad oggi nella mani di un insorgente.
Una volta costituiva l' armamento individuale delle truppe italiane in Nord Africa.

07/03/11

Arrendevolezza e determinazione



Si può dire che l'unica cosa che sia mancata in Libia, è l' intervento di una Nazione straniera a supporto dell' azione dei rivoltosi. I pretesti erano disponibili a iosa: un attacco chirurgico, mirato ad eliminare Gheddafi, avrebbe sciolto il nodo della situazione.

Invece, Gheddafi, con la forza dei mercenari, sta liberandosi dei ribelli e riconquistando il terreno perduto.

Alla fine, sarà più forte di prima, passerà per le armi i capi della rivolta, appendendoli a ganci da macellaio come Hitler fece dei cospiratori nel '44 e continuerà a far sentire la propria presenza.

Ha armi a disposizione, ha denaro e soprattutto ha l' arrendevolezza degli occidentali e gli interessi dalla sua parte.

"Gheddafi" è un elemento di stabilità, mi disse una persona. Quale dittatore non lo è? Anche Hitler era un elemento di stabilità in Germania: sapevi esattamente cosa attenderti.

Peccato che allora, vi fossero pochi interessi commerciali intrecciati con la Germania: valeva la pena distruggerla.

Invece Gheddafi è un amico: investe in Italia, mantiene relazioni internazionali, ospita le nostre aziende che lavorano presso di lui pagate dal nostro governicchio, condivide progetti di reti televisive e di resort con il nostro PM. Meglio mantenerlo li, perderemmo un mucchio di soldi...

Gheddafi si merita solo di vincere, in un mondo occidentale pieno di pavidi. Aspetto di vedere quale sia il primo primo Ministro che ufficialmente riprenda i contatti con Gheddafi, dopo la mancata rivoluzione.

I morti in Libia? Verranno presto dimenticati.

PS: ad oggi il link del governo libico è ancora irraggiungibile

19 marzo 2011: oggi siamo entrati in guerra con la Libia. Dopo aver visto che le forze insorgenti stavano soccombendo, la Nato ha deciso di intervenire. Sarebbe stato più opportuno prima, con il massimo della debolezza di Gheddafi, appoggiando la ribellione interna, da manuale militare.
E' il momento di giocarsi il tutto per il tutto per Gheddafi: le amicizie, gli aiuti militari, il petrolio, le vendette.
Questa sarà una guerra che deve durare una settimana con una unica testa che cade: la sua.
Se durasse di più, sarà lunga e sanguinosa.

15 aprile 2011: Berlusconi non vuole bombardare la Libia, le nazioni interventiste stanno appoggiando dall' esterno gli insorgenti, Gheddafi e' al proprio posto.
Il dittatore ha riserva sufficiente di denaro per pagarsi mercenari ed armi; inoltre, gli insorgenti non hanno la preparazione necessaria per sbrigarsela.
L' azione tattica è un fronte in movimento, con una prevalenza delle forze lealiste. Nessuno vuole mandare le proprie truppe in Libia, per cui gli europei, sotto banco, forniscono armi ai libici.
A meno della scomparsa improvvisa del leader libico a causa di una azione di commandos (ma di chi? anche i commandos o le forze speciali appartengono ad una bandiera) Gheddafi alla lunga vincerà.
Troppi interessi intrecciati con gli occidentali, troppa paura e indisponibilità di forze.
Nessuno ha mai visto vincere una guerra solo con le forze aeree: l' occupazione fisica è necessaria ed i partigiani sono solo un complemento.
Vediamo quanto dura.....

8 maggio 2011
Aeroplanini di Gheddafi hanno distrutto una raffineria in mano ai ribelli, beffando i radar di sorveglianza del dispositivo alleato.
Visto che Osama ufficialmente è scomparso, Gheddafi si presta bene a ricoprire il ruolo di leader internazionale arabo contro l' impero del male americano....
Altra storia....

26 giugno: ma non doveva durare una settimana questa "blitzkrieg"?

22 agosto: i ribelli a Tripoli, Gheddafi scomparso. Il link del governo libico ritorna a funzionare: visibile la vecchia pagina con il dittatore. In un riquadro, il video dell' amicizia italo libica: Gheddafi in alto, Berlusca accucciato.
Il tempo passa....


26/02/11

Libia: conseguenze di una guerra civile



La guerra civile in Libia apporterà conseguenze multiple e svariate all' Italia.
I rapporti tra le due Nazioni erano intrecciati da tempo e, per quanto riguarda i dati noti pubblicamente, è possibile prevedere conseguenze:

  • settore energetico. L' Italia importa energia dalla Libia
  • settore commerciale. Le imprese italiane operative in Libia, erano impegnate in campi diversi: dalla difesa (vedi i contratti Finmeccanica di monitoraggio delle frontiere, vedi il consorzio incaricato di costruire le autostrade, vedi le diverse forniture)
  • settore umanitario: i profughi arriveranno in Italia, il ventre molle dell' Europa con aspettative di emigrazione verso Nazioni socialmente sicure e stabili;
  • settore economico interno: la Libia partecipa ed è socio di importante realtà italiane
  • settore della sicurezza: oltre i profughi arriveranno i criminali in Italia, in fuga dalla Libia.
Quando si parla di Libia, si parla del regime di Gheddafi: visto che ad oggi non è chiaro quale sia il prossimo governo della Libia.

Ce ne è per tutti a tutti i livelli: già anni or sono gli Usa ci accusarono di aver ceduto alla Libia tecnologia sensibile (visori notturni) senza le opportune cautele. Bisogna chiedersi dove verranno dispersi gli armamenti ed i sistemi di Gheddafi.

La Libia è una questione troppo importante per esser lasciate evolvere senza interferire: come non mai sarebbe necessario un intervento umanitario e stabilizzazione europeo.

Il problema è la mancanza di risorse, visto che la prevalenza delle forze è impegnata in Afghanistan.





20/02/11

Libia: "non voglio disturbare"



E' sorprendente che una frase del genere possa esser pronunciata.


Anzi avrebbe potuto dire che sono questioni interne della Libia e che dobbiamo rispettare le sovranità nazionali altrui.
Beh, lo sapete, l'ha pronunciata lui.

Guardatevi il video.
In effetti,
io sono disturbato dal comportamento di chi sapendo cosa deve fare, non lo fa...
di chi, potendo evitare il male, non lo ferma...
di chi non impedisce che venga fatto il male.
Questo Blog è nato durante la rivolta dei monaci in Birmania, quando c'e' stata una sanguinosa repressione di una manifestazione popolare di una popolazione condannata ad una vita medioevale.
Nessuno allora fece niente, a parte lo "sdegno unanime a chilogrammi della comunità internazionale".
Vabbe, direte, Burma sta lontana...

Ma la Libia è quasi nostra sorella. Gheddafi ha dedicato un francobollo all' amicizia italiana...
Gheddafi e' venuto a Roma, ha raccolto proseliti, ha tenuto lezioni sulla religione musulmana, è stato un grande ospite per noi.

Il buon senso vorrebbe che il suo amico gli dicesse: "...ma, cribbio, Muamma' che stai a fare?"

Invece, il buon senso viene messo parte dall' amicizia: "Silvio, non rompere altrimenti saltano tutti i business con me..."

Aggiornamento del 27.aprile:

"Ieri, intanto, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato la decisione dell'Italia di partecipare a bombardamenti mirati in Libia contro obiettivi militari."

Vai a fidarti degli amici.....

19/02/11

Prossimi divieti europei sulle erbe medicinali


Rilancio, perché degno di lettura e di azione.
Aggiungo, che è libertà di ciascuno curarsi attingendo a forme non tradizionali e commerciali.
E' necessario difendere anche la cultura e le conoscenze legate alla fitofarmacia, per cui vietare la diffusioni di testi a proposito è un' offesa culturale.

Le Limitazioni Europee sulle Erbe Medicinali

La nostra libertà di scelta su come curarci è in grave pericolo.
Milioni di persone in tutto il mondo, in misura crescente in Europa,
stanno utilizzando con successo rimedi naturali non solo come mezzo di
prevenzione e benessere, ma anche per affrontare problemi di salute
molto gravi. Presto, se non agiamo subito e in tanti, questo non sarà
più possibile. Dal 1 aprile 2011 tutte le erbe medicinali diventeranno
praticamente illegali nell'Unione Europea. Diventerà infatti operativa
la European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products
(THMPD). Secondo la direttiva per avere la licenza di vendita, non
sarà più sufficiente l'attuale procedura di notifica (già laboriosa e
costosa), ma i prodotti erboristici dovranno rispondere a vari
requisiti, fra cui:

- Le erbe devono essere usate almeno da 15 anni all'interno della EU (ma, per favore)

- I prodotti devono essere soggetti a criteri di purezza farmaceutica (quali ;) ? )

- I prodotti erboristici non devono contenere significativi livelli di
minerali e vitamine. UE ha già votato una DIRETTIVA riguardo le
metodiche terapeutiche alternative, per cui, dal mese di Aprile 2011

SARANNO PROIBITI : tutti i preparati fino ad oggi chiamati INTEGRATORI
ALIMENTARI.
SARANNO PROIBITI : tutti gli INSEGNAMENTI DI TUTTE LE METODICHE
TERAPEUTICHE ALTERNATIVE (alternative a che?)
SARANNO CHIUSE: Tutte le SCUOLE OMEOPATICHE ed altre scuole di terapie naturali
SARA' PROIBITA LA VENDITA DI LIBRI
riguardanti TERAPIE ERBORISTICHE, FITOTERAPICHE E DI OLIGOELEMENTI (affrettatevi a comprarli)

C'è bisogno di 35 milioni di firme per fermare questo DELITTO contro
la salute umana e contro il DIRITTO DI LIBERA SCELTA TERAPEUTICA:

http://www.gaia-health.com/articles301/000315-italian.shtml

Sull'operato di Big Pharma, leggete anche:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/06/news/big_pharma-7761955/

Per un ulteriore approfondimento, questo è il link al sito di ANH:
http://www.anh-europe.org/


14/02/11

Registro delle opposizioni


..non di quelle che non ci sono in Italia, ma degli abbonati presenti il liste telefoniche pubbliche che non desiderano esser contattati da società di telemarketing.
In altre parole, siete a tavola e vi telefona una voce gentile che propone nuovi contratti telefonici non pagando piu' il canone Telecom?
vi telefona il funzionario delle Assicurazione INA per un colloquio personalizzato?
vi telefona il produttore di Chianti per convincervi di assicurarvi una cisterna di ottimo vino?
oppure qualcuno che vuole vendervi i biglietti di uno spettacolo teatrale che si terrà tra dodici mesi?
Ecco, iscrivendovi nel registro, tutte queste unsolicited requests scompariranno nel nulla....
Le condizioni per iscriversi sono semplici: basta possedere un' utenza fissa e pubblica.

Quindi, niente numeri cellulari...quelli sono solo intercettati e non esiste ancora un registro
:D

Per iscriversi al registro seguire questo link; in alternativa, se volete scomparire dallo spazio telefonico, rimuovete la vostra utenza dagli elenchi pubblici.

****************************************************
PS: vi telefonano e vi molestano fisicamente (vale solo per utenze fisse pubbliche)?
Dite semplicemente:
"La mia utenza è iscritta nel Registro delle Opposizioni".
Il molestatore scomparirà nel nulla, aggiungendo "Scusi, ma il nostro database non è aggiornato..."
;)

04/02/11

Il Budda nello Specchio


Volumetto, regalatomi da un' amica.

Si legge in un soffio, e bisogna gustarlo pagina dopo pagina. Il buddismo di Nichiren, spiegato tramite esemplificazioni tratte dalla vita di ogni giorno.

Il buddismo è una filosofia, basata sulla consapevolezza del sé e della propria condizione, rapportandosi agli altri.

Proprio questi sono gli aspetti più impegnativi nella pratica di ogni giorno poiché presuppongono una sincerità ed un' apertura d' animo e di cuore (compassione) veramente inusuale.

Inusuale per la sordità in cui siamo avvolti ogni giorno,
inusuale per la chiusura che abbiamo al nostro interno verso qualsiasi cosa che possa che possa disturbarci,
inusuale perché ci stacchiamo dalle persone, accusandole, dicendo che "non c'e' colloquio" , non dimenticando di chiudere la porta in mezzo, impedendo a loro di raggiungerci.
Margherita va via.
Alla base di tutto dovrebbe esserci la sincerità nel dire veramente quello che pensiamo e vediamo nelle altre persone e dovremmo esser capaci di vedere, senza dolore, le piaghe che si aprono in noi dinanzi alla "verità" raccontata dagli altri.

La cosa, nella pratica, è veramente difficile ed impegnativa e questo libro non è miracoloso.

Esso servirà solo come spunto per un lavoro interiore, essendo responsabilità di ciascuno trasformarlo in un percorso pratico della propria felicità.