06/04/08

Critica dell' abitudine



L' abitudine è una parte del nostro comportamento che esiste, anche se impercettibile. Pochi attribuiscono consistenza all' abitudine, perchè essa non si tocca ma esiste. Basterebbe riflettere su quanti comportamenti nostri sono abitudinari, inconsapevolmente.

Normalmente, occupiamo lo stesso posto a tavola, in casa, dormiamo dalla stessa parte rispetto la nostra compagna, iniziamo a lavorare compiendo lo stesso numero di sequenze, interrompiamo il lavoro perchè c'e' l' abitudine di prendere il caffè con i colleghi. Usiamo lo stesso glossario per parlare ed esprimerci...


Gli uomini sono abitudinari perchè sono animali. L' abitudine dà sicurezza, la presunzione di poter ripetere la stessa cosa per un tempo infinito. C'e' l' abitudine, c'e' la conferma. Più abitudine collegate assieme formano un rituale.


L' interruzione di un' abitudine dà stress ed ansia, sempre che questa interruzione sia provocata dalla spiegazione della regola che viene imposta.


Esistono abitudini buone, che non ci apportano danni, ed abitudini cattive, che ci danneggiano. Se ho l' abitudine di bere alcol, di concedermi al bere, questa mi distruggerà, perchè alla fine subirò un danno.


L' abitudine è correlata alla memoria: se non ci fosse memoria, probabilmente non ci sarebbe abitudine.


Saper riconoscere un' abitudine, significa averne la consapevolezza (già cosa rara) e saper riconoscere la dannosità di una abitudine significa esser saggi. Il passo successivo è rimuoverla e quindi dimenticarla.


Il tempo necessario è notevole, spesso dell' ordine di mesi, se l' abitudine è radicata.


Rimuovere un' abitudine genera comunque elasticità mentale e capacità d' adeguarsi a nuove situazioni, rimuovere un' abitudine cattiva può solo fare del bene a noi stessi e generare serenità.