21/02/15

Split Payment, un' altra fregatura per le imprese che lavorano per la Pubblica Amministrazione

SPLIT  PAYMENT

Avevo riservato questa vignetta per la nota questione della "perenzione amministrativa", fregatura legale per cui i pagamenti della PA debbono esser rimessi a bilancio dopo tre anni, con conseguente slittamento dei pagamenti ai fornitori. Oggi è tornata attuale, visto che il Governo ha fatto passare, lo scorso 29 dicembre, lo "split payment". In base a questa nuova fregatura, la PA verserà direttamente all' erario l' IVA che veniva "girata" al fornitore. Peccato che questo debba pagare, a sua volta, i fornitori italiani che presentano fattura con Iva, con ulteriore necessità di liquidità.
In altri termini, se fatturo 1050/00 + 22% alla PA, (1281,00 lorde) e ricevo fattura dal mio fornitore per euro 1000+22% (1220,00) mi troverò in questa situazione assurda di bonificare al mio fornitore 1220/00 euro a fronte di 1050,00 ricevuti dalla PA.
Certo, vado in credito d' IVA: ma se sono importatore da Nazioni extra Cee, quando mai riuscirò a recuperare il mio credito?

La fregatura della Perenzione Amministrativa è costata in termini sociali di fallimenti e di suicidi; lo split payment sarà altrettanto e mettera in crisi di liquidità le aziende. Ma tanto, ‪#‎chissenefrega‬? E' importante parlare del patto del Nazareno e di tutte le altre fregnacce.

PS: ieri ho ricevuto il pagamento di 7900 euro, netto dall' IVA da una PA.
La fattura del mio fornitore, pagatagli, e' stata di 8900 Euro, comprensiva dell' IVA.
Il mio margine e' nascosto nel gioco delle compensaazione Iva a credito - Iva a debito.
Ho anticipato 1000 euro di liquidità, perche' il resto mi e' stata fregato dallo Stato.
Ne parliamo a fine anno, quando un po' di imprenditori si saranno suicidati o nel caso migliore, le imprese saranno fallite.

Siete dei governanti incompetenti e immorali!

15/12/13

Una letterina da Adobe....

Ricevo e volentieri pubblico.

Giunge, con tutta tranquillità, per posta prioritaria questa letterina di Adobe. La data e' di ottobre, la lettera giunge verso il 20 novembre. La "piccola" software house americana, mi informa, con  il "cuore in mano", come si dice a Napoli, che circa due mesi prima il database dei clienti e' stato violato, ponendo a rischio i dati personali e le informazioni delle carte di credito.
Aggiungono, "ci rammarichiamo" e quello che le può succedere possono essere frodi (qualcuno userà la tua carta di credito per fare gli acquisti di Natale) oppure furti d' identità (finalmente avrò un gemello al mondo).
Per cui "....monitorizzi il suo account e faccia opportuna denuncia, nel caso ciò avvenga".

Una lettera del genere e' scandalosa.
Adobe non sa proteggere il proprio database e le informazioni dei propri clienti, Adobe non sa quello che e' successo (in una settimana di tempo gli hacker scorazzavano per il suo sistema informativo e Adobe lo ha scoperto dopo), Adobe non sa neanche quali dati siano stati sottratti.
Adobe, con un ritardo di due mesi informa i propri clienti, che un probabile furto e' avvenuto. Invece di mandare una mail, manda uno straccio di lettera...
Adobe non sa gestire la situazione, dice di scusarsi.
In altre parole, tu, cliente che hai depositato i dati nel mio sistema informativo e di cui io dovrei esser custode fedele, sei un pirla. Come se si depositassero i soldi in banca, e la banca ti avvertisse, dopo due mesi, che a causa di una malaugurata rapina, i soldi non ci sono più e tu li hai persi.

Adobe: sono dei buffoni e degli ingenui.

Una lettera del genere dovrebbe farci riflettere seriamente su quali dati conferire alle società durante le registrazioni, su quali condizioni contrattuali implicitamente accettare, prima di fare un acquisto.

Ripeto, oggi troppe cose si danno per scontate.
Una volta non era cosi. Chi si permette di scrivere un file come un "cookie" sul mio computer? Oggi, tutti lo accettano, come se qualcuno si mettesse a leggere la tua agenda.

Esistono dei limiti che non devono esser oltrepassati.
Qualcuno puo' rispondere: "Io non ho nulla da nascondere".
Io gli chiedo: "Tu dormi con la porta di casa, aperta?".

Aggiornamento del 17/12/2013
Segnalo il blog di VioletBlue, dove la fanciulla mette a disposizione uno strumento per capire se la propria mail è stata profanata: lo strumento e' sicuro ed e' qui:
http://www.zdnet.com/find-out-if-your-data-was-leaked-in-the-adobe-hack-7000023065/


27/01/13

Georg Elser: Der Attentater


 

« Poiché nessuno è in grado di farsi da sé solo imperatore, 
è chiaro che è il popolo a innalzare uno sopra tutti così che egli possa governare e reggere l’impero con la giustizia 
 
Agli imperatori e ai re che proteggono il regno si devono lealtà e rispetto, ma se essi si volgono all’esercizio della tirannide allora ogni obbedienza e rispetto vengono a mancare. 

Quando colui che è stato scelto per punire i malvagi diviene egli stesso malvagio e esercita con crudeltà contro i suoi sudditi la tirannide che aveva il compito di allontanare dal regno, è evidente che deve decadere dalla carica concessagli e che il popolo ha il diritto di liberarsi dal suo dominio: è il re divenuto tiranno il primo a rompere il patto. 

Nessuno può accusare il popolo visto che il re è stato il primo a tradire la fiducia pattuita. »

13/01/13

KZ Musik

Eva Lippold Brockdorff, nata nel 1909, era un' attivista politica tedesca antinazista.
Come tale venne arrestata nel 1934 e incarcerata fino alla liberazione nella prigione di Waldheim.
Eva e' sconosciuta ai più se non per esser un' artista che ha contribuito con il canto e la musica alla libertà.

Suo è il canto "Canta un uccellino sul lago" composto nel penitenziario, di cui riporto le parole in libera traduzione:

Canta un uccellino sul lago pieno di piacere e di dolore
Tirilli, tirilli, io ho solo un cuore
Canta con pieno piacere e totale dolore nel bosco verde
Tirilli, tirilli, io lo dono a te
Canta in inverno con la neve, canta in primavera con la luce
Tirilli, tirilli, il canto non si spezza.

Questo è uno dei tanti contributi musicali raccolti nella enciclopedia della musica concentrazionaria, opera curata da Francesco Lotoro, dove con immenso piacere ed emotività si possono ascoltare musiche, composizioni canti composti in campi prigionieri e di sterminio della seconda guerra mondiale.

La raccolta e' interessantissima perchè spazia su più identità nazionali, considerando contributi di prigionieri  delle due parti e  di diverse etnie, con una varietà incredibile di strumenti musicale e di tecniche

Si tratta di brani inediti, piacevoli, emotivamente forti che hanno un' unica caratteristica: quella di esser musica gentile, non forte, non distruttrice e piena di speranza e serenità.

Ascoltandola, preparatevi a commuovervi per la sua dolcezza.

09/12/12

A volte tornano

Con un tempismo perfetto, frutto di tanti anni di politica sei riuscito a mandare allo sfascio tutto.
Dopo aver fatto una serie di diversivi (primarie si, primarie no, io-me-ne-vado-in kenia etc etc), approffittando della elezione di Bersani, hai detto "Torno".
Sarai il politico piu' odiato da me, e forse dall' Italia.
Sei un ladro, un fallito, un perverso calcolatore, un ex-capo di governo da operetta: da lunedì i mercati impazziranno per colpa tua.
Gli stranieri ci chiederanno: "Ma, non era andato via?"
A volte tornano, come gli Zombie.
Sembra che il potere sia una grande malattia, non si riesce a starne lontani e spesso la cura e' distanziarsi.
Dovresti studiare un po' la storia: chi dal potere non se ne e' staccato è finito in esilio oppure ha fatto una brutta fine.
L' ultimo e' stato Gheddafi: c'e' anche un francobollo commemorativo.
Non era tuo amico?

02/07/12

Questione di campanili cioè il nuovo scandalo nella ricostruzione in Emilia Romagna

8.000,00 euro, costo di una demolizione con microcariche d' esplosivo, che provoca una implosione dell' edificio
50.000,00 euro, costo della ricostruzione impiegando il materiale di riporto e cemento;
incommensurabile è il vantaggio per gli abitanti della zona rossa (attorno al campanile) di tornare nelle proprie case

da confrontare con



500.000,00 euro, il costo della ricostruzione conservativa non distruggendo il campanile, come intende fare la Sovrintendenza alle Belle Arti.

La Sovrintendenza alle Belle Arti ha posto sotto tutela gli edifici storici delle zone terremotate, di comune valore e specie, impedendone di fatto il loro abbattimento e la semplice ricostruzione, e creando la premessa per una profittevole ricostruzione conservativa degli stessi.
Ci si può chiedere, ancora una volta, a chi giovi questa decisione, che ha degli inquietanti punti di contatto con la ricostruzione (ad oggi incompleta) della città de L'Aquila.
La notizia è trapelata dagli abitanti della zona, di fatto ancora sfollati dalla zona rossa, posta sotto la tutela della Sovrintendenza.
Si veda l' articolo apparso sul Corriere della Sera (2.7.2012) dove gli abitanti di un quartiere di Cento si sono dichiarati  totalmente a favore, con una raccolta di firme,  dell' abbattimento del campanile pericolante pur di tornare nelle loro case. Il campanile riveste un' importanza artistica modesta, può esser facilmente ricostruito dopo una demolizione controllata.
La soluzione prospettata invece dalla Sovrintendenza e' la messa sotyto tutela del campanile e il recupero dello stesso impieganto macchinari sperimentali (un gru con braccio snodabile che inietta resina nelle crepe) per permetterne il recupero.
La soluzione, dalla stesso sindaco, viene definita "sperimentale" in quanto i Vigili del Fuoco, comunque, si dovranno pronunciare sulla stabilità ed agibilità dell' edificio.
Inutile dire che sino al termine di questa operazione, sperimentale, gli abitanti della zona rossa non potranno accedere alle loro case.
Il quotidiano, inoltre, omette di evidenziare i costi dell' operazione.

Il terremoto, quindi, è un business per qualcuno.
Anche questa volta si abusa della buonafede della gente comune, facendo leva sull' emotività dell' evento.

Se siete d' accordo, condividete!

15/02/12

Cravattari


E' apparso un articolo interessante sul Corriere della Sera, dove si evidenziava come il bilancio della Difesa greco salisse al 3%, quando l' intera Nazione e' sull' orlo del collasso.
L' aiuto amichevole Merkel e Sarkozy, viene convalidato consigliando l' acqusito di materiali militari (di surplus o scarsamente utili) prodotti dalla Germania e dalla Francia.
In altri termini, ti aiuto (prestandoti denaro) ma in cambio acquisti da me anche questi materiali (di cui te ne farai poco). Oppure, stai morendo di fame, ma ti costringo ad acqusitare il mio vecchio televisore ad una cifra stabilita da me.
Nessuno e' senza colpa, ovviamente. Se la Grecia si è ridotta in questa condizione è stato solo a causa del malgoverno eletto dai propri cittadini.
Sicuramente, pero' abusare della condizione di povertà e di debolezza di un debitore, significa strozzarlo o ridurlo in condizioni di sudditanza.
Perchè parlo della Grecia? Perchè l' Italia è in una condizione simile.
Debito pubblico alle stelle (spendiamo più di quello che possiamo e spendiamo male), mal governo da decenni, Patria del diritto senza la certezza del diritto.
Monti è un tecnico, un commissario, per una società in amministrazione controllata, che sta cercando di salvare il salvabile a costo di sacrifici generalizzati. Ha ereditato una situazione disastrosa, un governo di Meo Patacca e sta cercando di non portare i libri in tribunale (europeo). Anche se, qualche concessione, e' stata fatta.
La legge di stabilità.....i nostri acquisti ed investimenti verranno decisi in riunione di condominio;
la sovranità nazionale (ormai ridotta alla bandiera), le revisioni contabili cui l' Italia si deve sottoporre.
Meglio un commissario che un amministratore delegato furfante come Berlusconi, ma non illudiamoci di esser salvi.
Siamo solo all' inizio della storia ed i nostri tanti amichevoli vicini, Francia e Germania, non sono disinteressati.
E gli Stati Uniti hanno anche un debito pubblico elevatissimo.
Siamo solo all' inizio, di una storia ancora tutta da scrivere da molti autori....

19/01/12

Costa Codardia









"Se uno il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare"
(Manzoni)

15/12/11

Condòmini con pochi millesimi


Il recente cambio di governo ha "riammesso" l' Italia nella comunità europea, con l' impegno di sorreggerla economicamente in cambio di una legge di stabilità.
L' Italia non dovrà spendere più di quanto possa rifinanziare il proprio bilancio pubblico, che, di fatto sarà sottoposto al veto dei "buoni "vicini tedeschi e francesi.
In altri termini, fatta la manovrona del 2011 (Berlusconi e Monti) con cui affluiranno soldi nelle casse dello Stato per tappare le esigenze di liquidità, messe le premesse per risparmiare nel futuro (vedi pensioni), rimane la necessità di "lavorare" sul bilancio dello Stato.
E qui si parla di tagli agli investimenti ed alle strutture.
Noi ci presentiamo ai nostri vicini di casa come quelli che abitano nel seminterrato o nel monolocale in metà di mille, quando i nostri vicini abitano al piano nobile oppure nel' attico e possiedono tanti millesimi da poter spostare le decisioni dell' assemblea condominiale.
Prima il padrone di casa era un buffone (Berlusconi). Poi, per liti condominiali e con i propri inquilini è stato costretto a vendere il monolocale a Monti, che dignitosamente sta provando a riacquisire prestigio e diritto.
Di base rimaniamo sempre poveri e con poca voce in capitolo, almeno per i numeri.
Qualcuno, in Europa, potrà sempre negarci di poter acquisire determinati progetti perchè non rientrano nel patto di stabilità e noi non avremo sufficiente forza nei millesimi posseduti.
La negazione potrà esser anche in malafede, convincendoci ad acquisire beni e servizi particolarmente vantaggiosi provenienti dai nostri vicini....
Insomma, è una situazione triste che deve esser lentamente migliorata e ribaltata, con il lavoro onesto e con tanta pazienza. Soprattutto, bisogna allontanare dalla politica e dal bene pubblico chi ha speculato e approffittato del proprio potere.
I parassiti saranno sicuramente gli evasori ma anche i politici che in questi lunghi anni (iniziamo da Craxi per mettere un punto) hanno depredato il bene italiano a scapito delle giovani generazioni.
Un delitto.