11/02/08

JPEG

Noi venditori spesso, purtroppo, commettiamo l'errore di considerare la coscienza del nostro interlocutore come un formato jpeg. In altri termini, di fronte ad un nostro errore nel passato, facciamo finta di niente e non consideriamo l' effetto che le nostre parole od i nostri gesti hanno provocato. Come se la memoria del nostro prossimo si potesse rielaborare, cancellare, modificare e correggere, cambiare di colore e di tonalità a nostro piacimento.
Fregandocene della sua personalità.
Siccome, il ruolo di venditore - cliente è, continuamente, mutevole (io posso esser cliente di qualcuno, e qualcuno puo' esser mio cliente a sua volta nella vita), questa pratica è diffusa a tutti gli strati sociali e di convivenza, in famiglia, nel lavoro.
In pratica, non ci poniamo più il problema di mantenere la parola data.
Ieri guardavo Berlusconi durante il suo discorso d' apertura di campagna elettorale.
E' un magnifico oratore, ma non si può far finta che nulla sia successo. Le parole non cancellano i fatti: questo vale per lui e per tutti gli altri politici.
Un politico chiede la fiducia semplicemente sul peso delle sue parole: ma e' mai possibile?
Il solo fatto dovrebbe condannarlo al fallimento della sua candidatura, soprattutto condiderando il suo passato, glie errori fatti e le persone di cui si è circondato.
La nostra coscienza non e' un formato JPEG modificabile con Photoshop.
L' augurio, per il nostro futuro italiano, è che si costituisca un Parlamento di gente nuova, non avvezza alla politica, che semplicemente amministri la res publica e mantenga una linea coerente di governo.

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