02/04/09

Londra chiama Parigi


Normalmente in Inghilterra non succede mai niente: tutto si svolge all' insegna della tolleranza e della discrezione. Gli scontri di Londra in occasione del G20 sono un segnale importante da non trascurare: prima di tutto perchè sono stati veramente partecipati, in secondo luogo perchè si sono svolti nella democratica Inghilterra, dove tutti possono dimostrare senza timore.

Ben altro carattere hanno i francesi: la Rivoluzione nacque là, la gigliottina anche e il fatto che alcuni manager della Caterpillar siano stati sequestrati da i dipendenti è molto preoccupante.
In più, non si parla di politica, non si portano avanti idee di destra o di sinistra. I colpevoli sono là, dicono il capitalismo non ha funzionato.

Oggi sono tutti capitalisti: gli occidentali, gli orientali (la Cina: comunisti praticanti), l' Est (i russi - ex comunisti), gli americani. Il denominatore comune è il capitalismo, indifferenziato dalla ideologia.

Quindi tolta la politica (non c'e' piu' differenza tra Est ed Ovest a livello di potere) rimane la disperazione che sino ad oggi era tenuta a freno da una partecipazione al benessere generale.
Ma, se le differenze si acuiscono, se le aspettative di vita cambiano e la gente non riesce a mantenere lo standard di vita precedente (chi è povero, non può peggiorare, ma un ricco che diventa povero, sente bene la differenza...) rimane e spunta la fame e la rabbia.

Ecco, allora, la spiegazione delle manifestazioni di Londra e di Parigi.
In breve, il popolo ha fame...qualcuno disse "diamogli le brioches".
Sarà ancora il caso di perdere la testa con queste risposte?

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