
Ogni simbolo era chiaro: sceglievi un partito e conoscevi il programma. C'era anche la Destra Nazionale ed il Partito Socialista.
Qualcuno se lo ricorda ancora, però probabilmente c'era piu' chiarezza e fede politica.
Io non sono monarchico, anzi, non sono proprio orgoglioso dei rappresentanti reali che abbiamo avuto e che abbiamo in casa.
Però, c'era piu' chiarezza.
Il nome di un partito era "omen": sapevi cosa compravi.
Oggi, cosa abbiamo?
"L' Italia dei Valori" : cosa e' una tabaccheria?
"La casa della libertà" successivamente brandizzato in "Popolo della libertà": ciascuno per se, Dio per tutti?
"Partito democratico della sinistra": la sinistra e' antidemocratica, quindi questo partito è un' eccezione?
"Futuro e libertà per l' Italia": un augurio, come dire "in bocca al lupo" oppure "auguri e figli maschi".
Forse l' unico che mantiene il nome come il programma e' "Lega nord", dove le canottiere, le sgrammaticature e le cravatte verdi si riconoscono subito.
Da nomi cosi confusi, non ci si può aspettare un futuro politico e di gestione chiaro e determinato: forse, si può proprio semplicemente partire dal nome e quindi dagli scopi, a ricostruire l' Italia e la fiducia.